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In Cina non è consentito ai genitori di avere il numero di figli che desiderano. La politica di pianificazione familiare cinese priva i cittadini della più fondamentale delle libertà - la libertà di procreare - e nasconde una "fiera lotta tra la vita e la morte". Le misure punitive previste per i trasgressori sono terribili e costituiscono una feroce violazione dei diritti umani: sterilizzazioni e aborti forzati, pestaggi, distruzione delle abitazioni. Documenti, foto, e soprattutto le testimonianze in prima persona delle vittime e di alcuni funzionari del governo rivelano al mondo una tragedia quotidiana, che, come spesso avviene per le vicende interne alla Cina, è pressoché sconosciuta all'opinione pubblica internazionale. Un libro denuncia, un passo in più nella difesa di un'umanità smarrita, perché "nessuno che rispetti le libertà e i diritti civili può ignorare tali calcolati abusi".